VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SALUTE
La Valutazione di Impatto sulla Salute VIS è una tecnica innovativa che ha l'obiettivo di consentire di prendere correttamente in
considerazione le problematiche della salute umana quando vengono prese decisioni importanti per lo sviluppo di un territorio
nell'ambito di progetti, piani o programmi di sviluppo. Appare qui importante ricordare che sia la Valutazione di Impatto Ambientale VIA sia la Valutazione Ambientale Strategica VAS prevedono
una componente di valutazione di impatto sanitario, purtroppo spesso disattesa. A questo proposito si noti che la nuova direttiva comunitaria sulla VIA (2014/52/UE) fa diffusamente riferimento alla protezione della salute affiancata a quella dell'ambiente.
Secondo la definizione fornita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, la VIS è: "Una combinazione di procedure, metodi e strumenti per mezzo dei quali una politica,
un piano o un progetto possono essere giudicati sui loro potenziali effetti sulla salute di una popolazione, e sulla distribuzione
di questi effetti all'interno della popolazione stessa".
La tecnica predominante tradizionalmente adottata a questo scopo è stata quella di mettere a confronto gli impatti di un progetto sulle
determinanti della salute umana con i valori limite stabiliti dalla normativa o altri tipi di standard riconosciuti come validi.
Questo modo di procedere assume implicitamente che se questi valori limite non sono superati, i mutamenti ambientali indotti dal
progetto non hanno alcun effetto sulla salute umana.
Si tratta di un approccio manifestamente poco scientifico, in quanto i valori limite e gli standard sono semplicemente
espressione del livello del parametro considerato come limite inaccettabile di disturbo sulla salute umana al momento della loro
ratifica. Valori limite e standard tendono per definizione ad essere modificati di tanto in tanto, con un ritardo a volte
considerevole rispetto al costante avanzamento della conoscenza. Ad esempio ricordiamo che
l'aggiornamento delle Linee guida sulla qualità dell'aria dell'Organizzazione Mondiale della Sanità del 2005 ha ridotto il
valore limite di esposizione al biossido di zolfo (media sulle 24 ore) da 125 a 20 microgrammi/mc.
Appare in conclusione evidente che questo modo di procedere, oltre ad essere del tutto insoddisfacente, presenta tra l'altro
l'importante limite di tendere ad evidenziare esclusivamente gli impatti negativi dello sviluppo sulla salute umana, trascurando
invece quelli positivi, spesso non immediatamente evidenti ma non per questo meno significativi. Di conseguenza il supporto alla
decisione fornito in questo modo appare orientato in modo pregiudiziale in senso negativo.
La VIS prende invece in considerazione tutte le determinanti della salute umana (legate all'ambiente fisico, all'ambiente socio-economico, alla biologia,
allo stile di vita e all'accesso ai servizi sanitari) e gli impatti, negativi o positivi che siano,
del progetto, piano o programma di sviluppo oggetto della valutazione su queste determinanti. Molti di questi impatti non
sono oggetto di normative o standard e non appaiono nemmeno evidenti ad una prima lettura del progetto piano o programma
di sviluppo in questione. Di conseguenza tendono quindi ad essere ingiustamente trascurati dalla valutazione, a spese della qualità di quest'ultima.
Le determinanti della salute legate all'ambiente socio-economico comprendono tra l'altro il reddito, la situazione occupazionale e lo status sociale
(è ormai accertato che un maggior reddito e un migliore status sociale generano una
salute migliore, cosi come avere un'occupazione rispetto a essere disoccupati).
Come risultato finale la VIS non produce un semplice confronto del valore dei parametri, per i quali
la normativa o altri tipi di standard riconosciuti come validi impongono dei limiti, con questi limiti, ma un'accurata
e completa disamina di tutti gli impatti della decisione sulla salute umana, positivi o negativi, di breve o di lungo periodo,
normati o meno, con l'obiettivo di fornire raccomandazioni che ne rafforzino gli effetti positivi sulla salute umana e
ne minimizzino quelli negativi.
Un'altra caratteristica importante della VIS, già enunciata dalla definizione
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sopra riportata, è poi quella di porre una particolare enfasi sulla
distribuzione degli impatti sulla salute di un progetto, piano o programma di sviluppo all'interno della popolazione, in particolare
tra i gruppi più vulnerabili (bambini, anziani, emarginati).
Questa maggiore obiettività dello strumento della VIS rispetto all'approccio predominante
sino ad oggi adottato comporta un miglioramento della qualità del supporto fornito al decisore politico, a tutto vantaggio
dei progetti e dei piani più validi. In questi ultimi anni si è quindi assistito ad un crescente uso
dello strumento della VIS della cui diffusione si sono tra gli altri fatte promotori importanti
organizzazioni quali l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'Unione Europea e la Regione Emilia-Romagna.
Il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 del Ministero della Salute dedica un capitolo ad ambiente e salute
proponendo la VIS quale strumento di elezione per la valutazione preventiva partecipata degli effetti sulla salute di progetti, piani, programmi e politiche.
Per approfondire il tema della Valutazione di Impatto sulla Salute si consiglia:
Pagina dell'Istituto Superiore di Sanità dedicata alla Valutazione di Impatto sulla Salute.
World Health Organization: Health Impact Assessment Tools and Methods.
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